La mastopessi
La mastopessi è indicata in caso di mammelle cadenti, svuotate in parte, che conservano però un volume normale. Questo fenomeno è frequente dopo gravidanze o forti dimagrimenti e causa un inestetismo facilmente risolvibile.
Anestesia | Durata dell’intervento | Degenza | Recupero postoperatorio |
Locale assistita o generale | 90-120 minuti | Day Hospital o una notte di ricovero | 1 settimana |
Preparazione pre-operatoria
Prima di fare una mastopessi consiglio sempre di effettuare un’ecografia mammaria ed eventualmente una mammografia seguite da una visita senologica. E’ opportuno in caso di gravi svuotamenti della mammella valutare insieme alla paziente se oltre al rimodellamento della mammella residua è opportuno aumentare il volume tramite l’inserimento di protesi mammarie anche modeste di volume.
L’intervento
L’intervento di mastopessi consiste nel rimodellare completamente la ghiandola mammaria e sostenerla in alto mentre la cute deve essere ridotta e ridistribuita sulla ghiandola appena modellata. La pelle deve solo ricoprire la mammella rimodellata. Le cicatrici sono tanto più ampie quanto più è la cute da rimuovere. Le cicatrici vanno contenute intorno all’ areola, che in genere viene spostata in alto, nel solco sottomammario, con una cicatrice verticale che le unisce (con aspetto a T invertita).
Trattamento post-operatorio
Vengono effettuate delle medicazioni per il controllo delle ferite per circa 10 gg. La medicazione viene tenuta ben in sede con un reggiseno sportivo ed elastico assolutamente senza ferretto. Per 2 settimane è opportuno ridurre al minimo l’attività fisica. Dopo 4 settimane la paziente può tornare alla sua vita normale.
Complicanze
La complicanza più frequente nella mastopessi è l’ematoma. Per questo in alcuni casi è indicato applicare un drenaggio in aspirazione.