La rinoplastica
Il naso è al centro del viso, è il punto dove casca maggiormente l’attenzione mentre si parla con una persona e non è facilmente nascondibile o truccabile. Per questo, anche piccoli inestetismi possono divenire inaccettabili e possono interrompere l’armonia del viso. Oltretutto il naso che nel bambino è sempre piccolo e carino cambia rapidamente forma e dimensioni all’inizio dell’età adulta e questo cambiamento non è sempre accettato.
Anestesia | Durata dell’intervento | Degenza | Recupero postoperatorio |
Generale, in taluni casi è possibile in locale assistita | 90 minuti | Day Hospital | 2 settimane circa |
Preparazione pre-operatoria
Le procedure attuabili sul naso sono numerose e dipendono da persona a persona; per questo è necessaria un’accurata pianificazione preoperatoria. E’ importante valutare la funzionalità respiratoria e la posizione del setto nasale che non raramente è necessario correggere contemporaneamente. In generale si deve valutare il viso nella sua interezza, le misure e le distanze, per stabilire la forma più idonea ed adatta a quel volto.
Naso troppo grande: E’ sicuramente il caso più frequente, caratterizzato da dimensioni eccessive e sproporzionate sia nella parte ossea che cartilaginea, spesso associato alla gobba nasale.
Naso torto: Spesso si tratta di un naso troppo grande che ha subito un trauma per cui la crescita è risultata asimmetrica.
Naso piccolo: E’ una caratteristica tipica delle popolazioni celtiche che come sappiamo sono distribuite in quasi tutta l’Europa.
Naso a patata: La struttura ossea è quella del naso piccolo mentre i tessuti molli e delle cartilagini hanno le dimensioni del naso grande.
L’intervento
Naso grande: si tratta di ridurre e rimodellare sia la parte ossea che cartilaginea e rimuovere la gobba nasale, associando quasi sempre un riposizionamento del setto. Per ottenere un risultato ancora migliore anche la punta nasale deve essere sollevata e rimodellata.
Naso torto: L’intervento è analogo al precedente solo che la riduzione deve essere asimmetrica e tenere conto degli eventuali traumi precedenti.
Naso piccolo: Per aumentare di volume è quasi sempre indispensabile l’autotrapianto di cartilagine o di osso. La zona per il prelievo più utilizzata è il setto nasale, così è possibile riposizionare il setto e non lasciare esiti.
Naso a patata: La parte cartilaginea del naso prevale su quella ossea per cui l’intervento può essere limitato alla parte inferiore del naso senza coinvolgere le strutture ossee.
Trattamento post-operatorio
Dopo circa 3 giorni è possibile rimuovere i tamponi nasali, qualora siano stati inseriti. I tamponi nasali che vengono utilizzati oggigiorno sono a-traumatici e possono avere un tubicino al loro interno per respirare meglio.
Finche vi sono dei lividi alle palpebre inferiori è meglio evitare il sole, in genere questi si risolvono in massimo 2 settimane.
In un mese al massimo il paziente può tornare alla sua vita normale.
Complicanze
Il sanguinamento in genere viene controllato mediante l’apposizione di buoni tamponi. Seppur raro la complicanza più frequente è l’edema organizzato che può esitare in piccole asimmetrie.